Lo sviluppo motorio del bambino: che cosa fare e che cosa non fare per assecondarlo.
Le osservazioni ed i consigli di una pediatra la cui esperienza è un modello per tutti.

Da oltre cinquant'anni l'Istituto di via Lòczy a Budapest, fondata dalla pediatra Emmi Pikler e conosciuto in tutto il mondo, assicura ai bambini senza famiglia fin dalla nascita condizioni ottimali di sviluppo psicofisico.
Datemi tempo racconta questa straordinaria esperienza soffremandosi soprattutto sullo sviluppo motorio del bambino.

Emmi Pikler aveva a lungo studiato la capacità totalmente indipendente del bambino di arrivare dalla posizione neonatale a quella eretta senza alcun bisogno di esercizi, anticipazioni, sollecitazioni, che anzi ritardano lo sviluppo stesso o rendono insicuro (in tutti i sensi!) il bambino nei primi 2 anni di vita. Grazie all'osservazione di centinaia di bambini, Emmi Pikler è giunta a elaborare una sorta di alfabeto dei movimenti (le fasi principali dell'evoluzione motoria), pur nelle straordinarie varianti che ciscun bambino, se lasciato effettivamente libero, è capace di elaborare. Non diversamente da quanto avviene per il linguaggio.

Questo libro è la miglior risposta a quanti, nel nostro paese come altrove, continuano a pensare che nel primo anno di vita del bambino i movimenti vadano "insegnati"; che il bambino sia di continuo da stimolare, da far esercitare. Verbi terribili questi, che giustificano gli interventi più pesanti sul bambino, sano o malato che sia, e che autorizzano gli adulti ad addestrarlo di continuo, a negare di fatto ogni sua competenza, innata o acquisita per maturazione autonoma.